Lei è Fiorella. Loro sono i ravioli di borragine. Piatto tipico ligure, un’eccellente pasta fresca ripiena.
Accade che, fermarsi a Camogli, tappa obbligata nei miei viaggi al mare, ti faccia scoprire, oltre alla focaccia più buona del pianeta, che c’è anche chi fa della pasta fresca commovente. Si, commovente. Perchè così buona a me non era ancora capitato di assaggiarla. Poi mi sono fermata a chiacchierare un po’ con Fiorella e ho scoperto che siamo “quasi” coetanee. Lei ha un bellissimo sorriso e la gentilezza che traspare. Quindi, ho deciso che era cosa bella raccontarvi in poche parole i ravioli che ho assaggiato per voi. In effetti anche per me….
Partiamo dalle basi: la pasta fresca non è un prodotto così facile da farsi. Se la vogliamo buona. A me ad esempio, viene, ma #nonbenissimo. Bizzarramente riesco a fare meglio l’impasto rosa – con la barbabietola – che quello classico.
Quindi, quando trovo chi riesce a dare forma a paste ripiene o tagliatelle e taglierini fatti con tutti i crismi, parto con la scorpacciata.
Sono ancora più felice se, foglio degli ingredienti alla mano, vedo che non c’è nulla di più di ciò che serve. E, in questi, c’era tanta, tantissima borragine. Che qui da noi, non è così semplice trovarla, quindi ne ho approfittato portandomi a casa quasi un chilo di ravioli belli cicciottosi. Oltre ad una stratosferica salsa di noci con cui condirli.
Ma in negozio, ho visto altre delizie, per cui ci tornerò sicuramente, ad esempio ravioli di magro con la pasta verde, pansoti, trofie piccine classiche e alle castagne, e ancora gnocchi verdi e bianchi e sughi, pesto classico e senz’aglio, salsa di noci, ragù….. non mi ci fate pensare perchè siamo in primavera e tutto ciò che passa in tavola dev’essere leggero e fresco, ma saltare in padella delle tagliatelle di castagne con speck e cipolla dev’essere di un sublime che…… ah, torniamo in inverno? Insomma, entrare da lei è un piacevole supplizio.
La faccio breve, più o meno, per i ravioli di borragine, citofonare Fiorella! Fra l’altro, andate a leggervi i commenti su Tripadvisor va…. concordo con tutto, specialmente sui prezzi. Più che onesti.
Per il panorama e la bellezza intorno, passeggiare a Camogli. Per la focaccia, idem. Ecco, se dovessi prendere casa al mare, penso che Camogli potrebbe essere una delle mete ambite. Mi piace tutto di questa città: l’aria sognante del borgo, i colori accesi delle case, la passeggiata sul mare che ti fa sempre fermare a scattare una fotografia. I locali e ristoranti per tutte le esigenze, i ciotoli sul mare, anche se, come a Nizza, io mi riempio di lividi….. ecco, magari preferirei la sabbia, ma posso sorvolare. L’aria distratta e leggera del milanese fuori porta, la trovo a Camogli. Mi viene da sorridere, ma in effetti è così. Camogli, Santa Margherita, così come Portofino e il Forte (Forte dei Marmi ndr) fanno molto Milanese imbruttito, e mi ci trovo benissimo :) Che ci volete fare, noi milanesi siamo un po’ così!
Ma ritorno ai ravioli di borragine e vi lascio una ricetta, anzi anche una bella versione video che ho trovato sul You Tube:
La ricetta arriva dal Gambero Rosso ed è di Annalisa Barbagli:
Ravioli di borragine
Preparazione: 60 minuti + 1 ora di riposo
Ingredienti:per la pasta: 300 g di farina; 2 uova; 1 cucchiaio d’olio d’oliva; sale Per il ripieno: 500 g circa di foglie di borragine; 200 g di ricotta di pecora; 2 uova; 40 g di parmigiano grattugiato; maggiorana; noce moscata; sale e pepe Per il condimento: 60 g di burro; 50 g di parmigiano grattugiato
Setacciate la farina sulla spianatoia, fate la fontana e versatevi le uova sbattute, un pizzico di sale e l’olio. Cominciate ad amalgamare gli ingredienti con una forchetta quindi impastate energicamente per una decina di minuti fino a quando la pasta sarà diventata elastica e liscia.
Una volta pronta, raccoglietela a palla, avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare per circa un’ora.
Lavate la borragine e scottatela per un paio di minuti in acqua salata in ebollizione. Scolatela, strizzatela fortemente fra le mani e tritatela con la mezzaluna. In una ciotola raccogliete la ricotta, la borragine, il parmigiano, un uovo intero e un tuorlo, una grattatina di noce moscata, un pizzico di maggiorana, sale e pepe e amalgamate molto bene il tutto.
Dividete la pasta in quattro pezzi e, usando la macchinetta, ricavate da ognuno una striscia sottile. Disponete sul lato lungo della striscia dei mucchietti di ripieno delle dimensioni di una ciliegia, ripiegatevi sopra il lembo di pasta libero e premete con le dita intorno al ripieno in modo da far uscire tutta l’aria e sigillare bene.
Formate i ravioli ritagliandoli con la rotella dentata (dovranno aver una forma a mezza luna) e, via via che sono pronti, adagiateli su di un canovaccio infarinato.
Quando saranno tutti pronti tuffateli in abbondante acqua salata in ebollizione e lasciateli cuocere per pochi minuti (se li cuocete appena pronti saranno sufficienti tre o quattro minuti).
Tirateli su con una schiumarola, accomodateli in un piatto da portata profondo e conditeli con il burro fuso e con il formaggio grattugiato.
Per oggi ho concluso, io e i ravioli di borragine abbiamo avuto un breve ma intenso incontro e, spero di ritrovarli al più presto! Vi auguro una buona giornata e vi invito, se passate da Camogli, a fermarvi sul lungomare e godervela un po’. Ciao!
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