- Val Badia Experience.
- Esperienze.
Questi termini – experience/experienze – vengono utilizzati un po’ troppo spesso, dagli uffici stampa, dal marketing, inflazionando ciò che è vera esperienza. Che non può limitarsi a visitare un bel posto. Ma bisogna anche capirlo e viverlo.
Posso affermare che, dal giorno in cui sono stata invitata a Corvara, nessuno mi ha mai parlato in questi termini, eppure, mi sono ritrovata a vivere, per alcuni giorni in Val Badia, esperienze formative e indimenticabili, in particolare all’Hotel La Perla.
Innamorarsi della Valle è quasi scontato. Ad ogni curva ti si apre una suggestione differente: le Dolomiti, Patrimonio Mondiale UNESCO, la magia di una natura incontaminata, la lingua e la cultura ladina, tra le più antiche delle Alpi, un territorio così bello da lasciare senza fiato (e no, non per il mio problema con l’altitudine). Val Badia è Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Val. Ma anche: il Massiccio del Sella (Grup dl Sela), il Sassongher, il Sasso della Croce (Sas dla Crusc), il Lavarella o il Conturines, delimitate dai parchi naturali Puez – Odle e Fanes-Sennes-Braies
La Val Badia, così come tutto l’Alto Adige, racconta di prati fioriti (o innevati), di rocce imponenti, di boschi in cui perdersi volentieri, di cibi sani, pani profumati, carni eccellenti, formaggi affinati con cura, vini ottimi, frutta che ti viene voglia di farne scorpacciata, sapori veri e, a volte, particolarissimi. Questa Valle fa da tramite fra la Val Pusteria e la Val Gardena, un crocevia di storia e culture.
In mezzo a questa bellezza, una chicca vera. Ho avuto il piacere di passare due giorni a Corvara in Badia, apprezzando infinitamente l’accoglienza dell’Hotel La Perla e del suo “spin off” Ladinia, capire le tradizioni e il legame che c’è fra la Famiglia Costa e il territorio. Ammirare l’educazione e la professionalità di chi lavora con vera passione, i sorrisi che non mancano mai, scoprire che esiste la Costa Foundation che si occupa degli “ultimi”, come le donne in Afghanistan, esseri umani che valgono meno di niente, con una situazione di violenza drammatica; in India la Famiglia Costa appoggia la creazione di ambulatori medici, scuole, villaggi e adozione a distanza; in Etiopia, vengono sostenuti i progetti per recuperare le “ragazze di strada” (spesso bambine abusate….); i progetti sono molti e vi consiglio di accedere alla loro pagina per trovare quello che pensate di poter appoggiare. Penso che la solidarietà meriti un posto importante, prima ancora del raccontare la maestosa bellezza del mio breve viaggio. Le informazioni sulla Fondazione: QUI
Mi piacerebbe che tutti noi potessimo collaborare e dare un piccolo appoggio.
Torno ora a La Perla: per me bellezza non è mai solo estetica, così come il viaggio non è solo una meta; cerco di guardare oltre e, in questi giorni, ho visto qualcosa che mi ha emozionato. A partire da un’accoglienza che ti fa sentire “ospite” e non cliente, parte integrante di una Famiglia che trova il tempo e il piacere di raccontare le proprie tradizioni, l’attenzione al dettaglio, la cura del prossimo che si percepisce da mille sfumature.
Troppo facile dire: è un posto bellissimo, il difficile viene quando vuoi raccontarlo senza scivolare nelle ovvietà. Ho deciso quindi di lasciar parlare le immagini, cosa che mi viene discretamente e, di accennare solo a qualche dettaglio:
- i sorrisi: mai troppi
- la gentilezza e la passione di tutto lo staff, se ne percepisce l’onestà
- la professionalità: livelli altissimi
- l’accoglienza, calda, premurosa, confortevole, una coccola senza snobismi, senza eccessi, senza finzioni
- l’acqua è un bene prezioso, siamo in montagna, si può utilizzare quella del rubinetto (vi amo moltissimo per questo piccolo grande gesto)
- la sostenibilità ambientale si vede anche dalla linea di cortesia in bagno, studiata dalla Farmacia Dobbiaco e con contenitori in alluminio: no plastica!
- i fiori: sono essenziali e Stephan, su insegnamento della Signora Anny Costa, crea delle composizioni commoventi, ogni tavolo un dettaglio, ogni ambiente armonia pura
- la curiosità: che viene sempre soddisfatta, con disponibilità incredibile, tempo dedicato, racconti e storie che rendono La Perla un luogo unico
- la cantina: un privilegio scoprirla, accompagnati da chi se ne intende (oltre 30000 etichette?)
- la cucina…. eh beh, al La Perla ci sono La Stüa de Michil, Stella Michelin dal 2002, uno dei più bei ristoranti d’atmosfera che io abbia mai avuto il piacere di visitare, lo chef Nicola Laera crea piatti in armonia con quello che gli sta intorno: la montagna, i prati, i boschi, i torrenti. Ci sono Les Stües dove oltre a cenare, a colazione fanno magie, infine il Bistrot;. Attraversando il prato di raggiungono prima la birreria (riduttivo come termine) L’Murin e poi, quella meraviglia del Ladinia, dove la mano (santa) di Aldo Fornasari, ha fatto saltare di gioia le mie papille gustative. Penso che potrei cenare nella sua cucina ogni sera senza annoiarmi mai. Due piatti in particolare mi hanno sconvolta (positivamente of course) le tagliatelle di pane di segale con ragù di cervo e mirtilli rossi e, il gelato al levistico. Se ci penso, ancora mi scivolano le lacrime dalla commozione. Ps: la carne…. ah che carne….
- Il Signor Ernersto con Mathias e Petra, insieme a loro l’aperitivo nella “ciasa vedla” (la casa vecchia), ha una storia da raccontare, un sapore da scoprire, una tradizione da cogliere al volo
Potrei proseguire, ma mi rendo conto che qualsiasi cosa io possa scrivere, non sarà mai come viverlo personalmente.
Un ringraziamento particolare devo farlo: a Lisa, Stephanie, Floriana, Giorgia, Aldo, Gaetano, il Sig. Mathias e la moglie Petra, al Signor Ernesto e alla Signora Anny. Grazie, di cuore, per avermi permesso di incontrarvi.
Hotel la Perla: Str. Col Alt, 105, 39033 Corvara in Badia BZ
Telefono: 0471 831000
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