Hola! Ci avviciniamo grandissimi passi all’estate e, personalmente voglio darvi un consiglio: cominciate a leggervi dall’inizio la rubrica sugli estratti-centrifugati, perchè possono aiutare. Parecchio. Li trovate tutti insieme – appassionatamente – non nel film, ma QUI, cliccate per aprire il link. E, dopo questa intro, parliamo del bel color magenta di oggi. Mi piace questo colore, mi sento bene solo ad ottenerne l’estratto e, il cavolo rosso, oltre ad essere bellissimo, da crudo ha un sapore neutro poco invadente che si abbina benissimo con i mirtilli e la mela.
Poi, c’è la solita mela che…. una mela al giorno… Ma andiamo con i principi nutritivi:
mela: la mela è considerata infatti un farmaco della natura, un rimedio per tantissimi problemi. Innanzitutto occorre dire che questo frutto contiene pochissime proteine e grassi sono quasi assenti, (100 grammi di mela corrispondono a circa 40 calorie, 10 grammi di zuccheri e grandi quantità di potassio, vitamina B, acido citrico e acido malico). Inoltre è presente in essa la vitamina B1, che combatte inappetenza, stanchezza e nervosismo e la B2 che facilita la digestione, protegge le mucose della bocca e dell’intestino e rinforza capelli e unghie. Ma i pregi della mela non finiscono qui. Essa è ben tollerata dai diabetici perché ha pochi zuccheri, ma non solo: contiene circa il 2% di fibre tra cui la pectina, nota per i suoi numerosi benefici. Inoltre ha il potere di “tenere sotto controllo” la glicemia, regolando quindi l’assorbimento degli zuccheri. Generalmente viene mangiata cruda e in questo caso ha un’azione astringente ma, consumata cotta, è un naturale e ottimo rimedio contro la stipsi. Gli specialisti la consigliano alle persone anziane perché è facilmente digeribile e si può consumare a fine pasto proprio per queste caratteristiche, contraddicendo alla teoria dei dietologi che suggeriscono di consumare la frutta lontano dal pranzo e dalla cena. Alcune notizie riportano anche che, chi mangia mele, respira meglio e addirittura alcuni ritengono questi benefici, superiori al consumo di agrumi (frutti per eccellenza in grado di combattere gli agenti irritanti). Infine, se consumate regolarmente, le mele abbassano il colesterolo cosiddetto “cattivo” (LDL) e aumentano quello buono (HDL) anche in pochissimo tempo e sono considerate preziose nella prevenzione di ictus e tumori.
I nutrizionisti rilevano che in ogni 100 grammi di prodotto commestibile sono mediamente contenute: circa 85 grammi d’acqua, 0,2 grammi di proteine, 0,1 grammi di grassi, 11 grammi di zuccheri di diverso tipo, tra cui fruttosio, glucosio, e saccarosio, 2 grammi di fibre, per un totale di circa 45-50 calorie, e circa 4 grammi di sali minerali tra cui potassio, zolfo, fosforo, calcio, magnesio, sodio, ferro, oltre a tracce di rame, iodio, zinco manganese, e silicio. La mela è ricca anche di vitamine: C, PP, B1; B2, A, e contiene inoltre acido malico (circa 0,6-1,3 grammi). Sia nella polpa che nella buccia sono inoltre presenti eteri, tannini, alcoli, aldeidi e un elevato numero di terpeni che rende infinitamente vario il profumo e il sapore delle mele. I valori elencati possono variare a seconda del grado di maturazione del frutto e della qualità, anche perchè in tutto il mondo oggi si contano più di mille varietà di mele”.
La buccia delle mele ha proprietà antitumorali
Uno studio americano rivela che la buccia delle mele denominate “Red Delicius”, avrebbe proprietà antitumorali. Le sostanze contenute nella buccia (triterpenoidi), avrebbero il potere di diminuire il rischio di sviluppo per alcune tipologie di tumore (fegato, colon e seno) in quanto tali sostanze svolgerebbero un’azione di contrasto per quanto riguarda le cellule tumorali e in alcuni casi sarebbero anche in grado di eliminarle. Precedenti studi avevano già dimostrato anche “l’effetto scudo” dei flavonoidi e i fenoli (contenuti nelle mele), rispetto alle cellule “atipiche”.
La sostanza pectina aiuta a risolvere i problemi legati alla diarrea poiché i batteri intestinali la trasformano in un una specie di guaina lenitiva e protettiva per le pareti “irritate” dell’intestino. Per combattere la stipsi invece, basta consumare una mela cotta al giorno e gli effetti “benefici” saranno riscontrabili in pochissimo tempo.
La mela come prevenzione del colesterolo, cardiopatie e ictus
È noto che un’alimentazione ricca di fibre contribuisce a ridurre il colesterolo nel sangue, fattore di rischio nelle cardiopatie e in alcuni tipi di ictus. Consumando le fibre, il colesterolo che assumiamo con gli alimenti “soggiorna”nel tratto intestinale fino a quando non viene eliminato. Ecco perché la mela, ricca della fibra pectina, rappresenta il frutto ideale dopo pasti a base di carne o di latticini. La pectina contribuisce anche a ridurre la glicemia nei soggetti diabetici.
(fonte)
mirtillo: viene utilizzato per curare diverse patologie. I mirtilli generalmente crescono nelle zone montane (sulle Alpi e gli Appennini), nei boschi e trovano la loro maggiore diffusione sui terreni ricchi di humus. La loro fioritura avviene in primavera e si distinguono in tre differenti specie: mirtillo nero, rosso e blu. Secondo alcune recenti ricerche effettuate negli Stati Uniti, queste piccole bacche, sarebbero dotate di un enorme quantitativo di sostanze antiossidanti, in grado quindi di prevenire patologie cardiovascolari, proteggere dai tumori e addirittura ritardare il naturale processo di invecchiamento. Dunque hanno un duplice scopo: da una parte rappresentano una fonte di alimento, dall’altra vengono utilizzate come medicamento.
Il mirtillo nero è quello maggiormente ricco di principi salutari. Infatti contiene zuccheri e molti acidi, in particolare l’acido citrico (che protegge le cellule) ma anche l’acido ossalico, l’idrocinnamico e il gamma-linolenico. L’acido ossalico è quello che conferisce il classico sapore asprigno del frutto; l’acido idrocinnamico è molto efficace perché è in grado di neutralizzare le nitrosammine cancerogene (prodotte nell’apparato digerente in conseguenza dell’ingestione di nitrati); l’acido gamma-linolenico invece è molto utile al sistema nervoso perché previene la nefropatia diabetica. Ma non è tutto: il mirtillo nero è particolarmente ricco di acido folico (una vitamina molto importante per le varie numerose funzioni che svolge) e contiene tannini e glucosidi antocianici, i quali oltre a dare al frutto il suo caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e ne rafforzano la struttura. Le antocianine infine, presenti in grandi quantità, rafforzano il tessuto connettivo che sostiene i vasi sanguigni e ne migliorano l’elasticità ed il tono. In poche parole, il mirtillo fa bene alla vista, alla circolazione, ottimo antinfiammatorio, antitumorale, antiossidante e combatte la ritenzione idrica.
Il nostro frutto per eccellenza!
(fonte)
cavolo rosso: Il cavolo rosso contiene 36 diverse varietà di antocianine, una classe di pigmenti idrosolubili appartenente alla famiglia dei flavonoidi, che sembrano proteggere contro il rischio di tumore. E’ quanto risulta da un nuovo studio condotto dai ricercatori del servizio di ricerca agricola (Agricultural Research Service – ARS) del dipartimento americano dell’agricoltura. Lo studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry.
Le antocianine sono i pigmenti naturali responsabili delle colorazioni rosso, blu e violetto in fiori e frutta. Molti studi scientifici hanno dimostrato che, in aggiunta alle proprietà antitumorali, le antocianine possono migliorare la salute cardiaca e le funzioni cerebrali. Un ulteriore studio di laboratorio condotto dall’ARS ha portato in evidenza che alcune varietà di antocianina possiedono un effetto antiossidante doppio rispetto alla vitamina C. Tale effetto, però, non è stato ancora testato sull’organismo umano.
Le antocianine vengono assorbite dal nostro organismo in diverse percentuali, a seconda del fatto che siano acilate o non-acilate. Le antocianine acilate, che compongono l’80% delle antocianine presenti nelle brassicacee, sono molecole più stabili e dunque assorbite meno facilmente dall’organismo. Al contrario, le antocianine non-acilate sono almeno quattro volte più biodisponibili per l’organismo rispetto a quelle acilate.
Uno altro recente studio, condotto da ricercatori giapponesi, ha scoperto che le antocianine modificano la funzione delle cellule adipose e possono aiutare a combattere i sintomi della sindrome metabolica. Per sindrome metabolica (detta anche sindrome da insulino-resistenza o sindrome di Reaven) si intende un insieme di sintomi legati a patologie cardiovascolari e al diabete, inclusa iperglicemia, elevata pressione del sangue, obesità, elevati livelli di trigliceridi e bassi livelli di colesterolo “buono” (HDL) nel sangue.
(fonte)
A me, questo estrtatto è piaciuto parecchio, anche se vi confesso che nella mia top list attuale ci sono tutti quelli con l’ananas! A breve ne parliamo.
Soprattutto ananas e pompelmo…. ma provate ad indovinarne il motivo. Tipicamente femminile. Un paio di bicchieri di estratto al giorno aiutano a sentirsi più leggere, perchè combattono fortemente la ritenzione idrica e fanno un gran bene a tutto il resto .
Oooops dimenticavo, questi estratti sono nati in collaborazione con HotPoint Ariston e Slow Juicer. Vi auguro una buonissima settimana. Ci leggiamo?
Ciao!
Lascia un commento