Buongiorno a tutti, buon lunedì e, ben tornati all’appuntamento con la “birra”. Questa settimana vi parlo del birrificio artigianale di Alvignano (Ce) KARMA. E del piatto a cui ho abbinato una delle loro eccellenti birre: la WITBIR. Questa ricetta è nata quasi per casualità e, come spesso accade, posso inserire questo piatto fra i migliori creati con quel che trovo nel frigo. In questo caso: lattuga e chioggiotto.
Ma partiamo dalla Birra e dal birrificio: Il birrificio Karma nasce per passione e per rompere con un luogo comune: la birra artigianale italiana è una cosa seria e va ripensata e reinventata, combinando i sapori e i profumi della tradizione contadina della terra felix (la Campania). Mario Cipriano, in pochi anni, diventa un divulgatore e un produttore che non si accontenta solo di entrare nel mercato della birra artigianale, ma ricerca costantemente un modo per rendere riconoscibile e originale il suo prodotto. La birra Karma, infatti, è frutto di una visione moderna di una tradizione antica; Mario Cipriano aggiunge il suo estro alla ricetta classica e riscopre ingredienti poveri come il mosto di vino, le bucce d’arancia, il limone, la mela annurca che danno un sapore diverso e una buona dose di tipicità alla birra. Karma, come le autentiche birre artigianali, è rifermentata in bottiglia e presenta anche sedimento; infatti, per mantenere inalterate tutte le qualità nutrizionali e organolettiche, non c’è pastorizzazione, né filtraggio e soprattutto non ci sono conservanti. La qualità di Karma è garantita sia dal metodo che dalla scelta di ingredienti di alta qualità: il malto proviene, in parte, da agricoltura biodinamica, lo zucchero di canna è del mercato equo e solidale e il miele è biologico.
Come mi avete sentito dire più volte, sono rimasta colpita prima di tutto dal pack e dalle etichette e, come mi ha detto qualcuno proprio in questi giorni: “se si impegnano per creare qualcosa di bello, dentro dev’esserci obbligatoriamente qualcosa di buono”. In questo caso SI.
WITBIR è una birra molto piacevole, 4°, chiara, molto fresca ed appagante, si associa estremamente bene alle pietanze primaverili, ma anche ai piatti saporiti e, naturalmente, alla nostra pizza! E’ molto profumata, ma non ostentata, tant’è che io vi proporrei di sperimentarla anche per sfumare un risotto. Credo possa funzionare più che bene. C’è da dire che la produzione di KARMA non si limita a questa chicca, ma ha una produzione davvero impressionante: ovviamente, per me che amo l’ambrata, la CARMINIA non poteva passare inosservata, ma non posso non nominare la CENTESIMALE che profuma di mosto cotto e mela annurca e, ancora, la CUBULTERIA, perfetta con le carni bianche di coniglio e maiale. Non ho avuto occasione di provare la ROXY, ma devo dire che sono molto incuriosita, mi intriga parecchio l’idea del pepe rosa, dei boccioli e del coriandolo. Ma torniamo a noi e alla ricetta che ho abbinato.
Un calzone di pasta di pane, ripieno di verdura, ma acceso dalle acciughe e dalle olive. In una larga padella ho fatto soffriggere della cipolla tagliata sottilmente con dei filetti d’acciuga, ho aggiunto un cespo di lattuga e di chioggiotto, entrambi bel lavati e tagliati a striscioline sottilissime; ho spadellato per qualche istante finchè la verdura non si è ammorbidita, poi ho unito una manciata di uvetta sultanina, che ho fatto rinvenire in acqua, poi delle olive taggiasche e ho regolato di sale e peperoncino. In ultimo un giro d’olio extra vergine di Poggio ai Santi. Ho scelto questo tipo di olio perchè ha un gran bel carattere e con queste verdure, che spadellate e con l’uvetta, tendono ad addolcirsi, un poco di grinta ci vuole. Ho tirato la pasta fino ad ottenere un disco di circa 3/4 mm, Sulla metà ho messo il ripieno, poi ho piegato l’altra pasta e ho chiuso i lembi formando un cordoncino. Ho spennellato con ulteriore olio e spolverizzato con erbe di Provenza.
In forno sino a doratura. Non nego che appena il calzone è uscito dal forno, ancora caldo, ha avuto una spennellatura supplementare di olio.
Servito tiepido con la WITBIR nel calice, perchè una birra del genere, si merita il meglio!
Ora tocca a voi, cercatela, assaggiatela e, magari, provate anche la ricetta, Poi mi dovete far sapere! Grazie e buona settimana! Ciao :)
Ps: la prossima settimana, con il prezioso aiuto di Patty, oltre alla birra e alla ricetta, vi parlerò di un fantastico tour delle BIRRE TRAPPISTE per l’estate 2013. Amate la birra e non avete ancora pensato alle vacanze? Tenetevi una settimana libera. Alla prossima!
"Amate la birra e non avete ancora pensato alle vacanze?"<br /><br />No dico…se mi risolvi anche le vacanze potrei cominciare a venerarti! :D<br /><br />Quel calzone è così invitante e questa bottiglia così bella che farei uno snack anche adesso volendo! :))<br /><br />Ciao Babs!!!
ok, dai, vieni che così ci facciamo due chiacchiere con una fettina di calzone!<br />:)<br />ciao Fede!
mezzo calzone e 'na biretta qui pleeeeeaseeee!<br />
in arrivo! :)<br />giorno Barbarella!
ahh che post! e che calzoneeee…brava! un abbraccio!
Grazie Giulia!<br />un abbraccio a te.
purtroppo la birra la posso solo assaggiare, ma il tuo calzone posso proprio mangiarlo! :P<br />un abbraccione! :*
occome mai? non la sopporti?<br />però l'importante è poterti offrire una buona fetta di calzone.<br />baci Gio!
Tra birra e vino preferiamo il secondo, tuttavia ci piace assaggiare le novità o le chicche con sapori non scontati! questa ce la stai vendendo davvero bene eh?!<br />Buonissimo anche il calzone con questo condimento agrodolce!<br />bacioni
ciao ragazze, voi siete delle gourmet, sono certa che anche la birra farà capolino nei vostri menù.<br />baci!
Mamma mia, fa venire un'acquolina!! In effetti col calzone non mi sono mai cimentata e questo mi ispira da morire!! Grazie per l'ispirazione :))
grazie a te!<br />se lo provi, poi fammi sapere se ti è piaciuto.<br />ciao!
Ora che ho un blog (diciamo blogghino) anch'io ….. ho trovato il tuo, ti conosco di nome, per i tuo libri, in particolare quello Cocotte….. <br />Bye<br />Maurizia