Ci sono ricette che nascono da sole (mi pare di sentire Vasco Rossi in sottofondo che canta “una canzone per te”), questo è quello che è accaduto con questa torta. Finita direttamente sul podio delle preferite da tutta la famiglia. Ma perchè? Perchè Dole Italia, mi ha recapitato praticamente un casco di banane. Non mettetevi a ridere, erano tantissime. Hai voglia a farne frullati, e gelati e pure friggerle nel burro per farci dei contorni deliziosi. Dovevo trovare una ricetta indimenticabile. E a quanto pare, ci sono riuscita. Con l’aggiunta di un caramello al rum è stato “vincere facile”. Banane e rum. Una banana cake, per noi, una strepitosa torta alle banane. Persino la principessa di casa, che non ha mai voluto assaggiare le banane, arricciando il naso e facendo un sacco di storie, dopo questa torta, è diventata una divoratrice del giallo frutto. Sig. Dole, ascoltami: ti ringrazio per avermi tolto questo peso… non vi dico le sceneggiate ogni volta che intercettava – o credeva di intercettare – odor di banana. Adesso abbiamo voltato pagina. Come per magia.
Io la ricetta ve la scrivo, dopodichè, vi prego: provatela. Anche se avete in antipatia le banane. Fatelo per me!
L’idea l’ho presa da un libro poco conosciuto ma veramente bello bello: Dolci Naturali, di De Agostini. Poi l’ho debitamente stravolta. A mio modesto parere, tirandone fuori il meglio.
Dosi per una tortiera da 20 cm, apribile (oppure una forma da pudding come quella che vedete in foto, da 18 cm, in questo caso mi sono usciti anche 6 muffin)
BANANA CAKE o torta alla banana (e rum)
175 gr farina autolievitante
4 banane ben mature
150 gr miele di fior d’arancio
150 ml olio di oliva o di semi (leggero)
2 uova grandi (codice 0)
100 gr uvetta sultanina
1 arancia – scorzetta e succo
1 cucchiaio di estratto di vaniglia home made
1/2 cucchiaino cannella
1 pizzico di sale
per la salsa al caramello:
3 cucchiai zucchero semolato o di canna
100 ml rum
50 ml panna fresca
Mettete a bagno l’uvetta nel rum mentre preparate il dolce. Preriscaldate il forno a 170°. Sbucciate le banane, tagliatele a tocchetti e frullatele con il succo dell’arancia, poi aggiungete l’olio e il miele, infine le uova e la vaniglia. In una ciotola ampia mettete tutti gli ingredienti asciutti: farina, cannella e sale. Versatevi l’impasto frullato e, aiutandovi con una frusta, mescolate bene senza formare grumi. Infine sgocciolate l’uvetta ed unitela al composto. Tenete il rum da parte filtrandolo, servirà per la salsa.
Infornate e calcolate almeno un’ora di cottura, verificando sempre con lo stecchino prima di estrarla. Poi lasciatela raffreddare mentre preparate la salsa.
Mettete sul fuoco una piccola casseruola con lo zucchero, eventualmente anche un cucchiaio di acqua e fate sobbollire come per creare un caramello. Quando comincerà a cambiare colore, toglietelo dal fuoco e versatevi in un colpo il rum. Riportate ad ebollizione, lasciate evaporare e rapprendere per qualche minuto. Infine, aggiungete anche la panna. Ripetete i passaggi in modo che la salsa diventi omogenea.
Sformate il dolce e bucherellatelo con uno spiedino per tutta l’altezza, versatevi sopra la salsa che verrà immediatamente assorbita. Lasciatene un poco da pare per aggiungerla direttamente sul piatto.
Vi consiglio di decorare il dolce con noci pecan rotte al coltello. Stanno benissimo con il profumo della banana.
Ora ho anche un ananas da utilizzare. Cosa mi inventerò ancora non so, ma se rimanete sintonizzati, presto avrete news. Inoltre, se usate i social, cercate questi due hashtag: #dole e #XMAnanaS sono sicura troverete qualche bella idea da utilizzare anche durante le feste.
E poi, Dole ha anche una bella storia da raccontare:
La storia è cominciata nel 1851 alle Hawaii con la costituzione della Castle & Cooke. James Dole arrivò alle Hawaii nel 1899 con appena 1.000 dollari in tasca, un diploma di Harvard in commercio ed agraria e l’amore per l’agricoltura. Iniziò con la coltivazione degli ananas. Dopo aver raccolto gli ananas più dolci e succosi del mondo, iniziò a spedirli nel continente americano. Per offrire al maggior numero di consumatori possibile la possibilità di godersi questo frutto delizioso, sviluppò una tecnica per confezionarlo in lattina. Voleva che chiunque potesse gustare il sole ed il sapore dell’ananas hawaiano. In questo modo ha costruito la sua azienda – basando la sua reputazione sulla qualità. E questo vale anche oggi.Dole è oggi la più grande azienda che si occupa di produzione, distribuzione e commercializzazione di frutta e verdura fresca In questo sono dei veri esperti.
Per milioni di persone nel mondo il nome DOLE è sinonimo di qualità del prodotto, sapore e bontà. Queste sono caratteristiche in cui riporre fiducia.
Lo storico ananas in lattina Dole, divenuto famoso in tutto il mondo, è stato consumato in Europa per la prima volta 50 anni fa. Con lo sviluppo della gamma di frutta fresca e l’integrazione di strutture per la maturazione e la distribuzione volte a garantire che la frutta arrivi al negozio in condizioni perfette, sono poi seguite le banane Dole.
Oggi Dole importa una grande varietà di frutta e verdura fresca sia dalle piantagioni di proprietà che dai circa 7000 produttori indipendenti di tutto il mondo.
Trovate tante altre notizie direttamente sul sito: DOLE ITALIA, non ultima basta digitare il codice dell’etichetta per sapere tutto sul frutto che vi state gustando.
Provate la torta e buon appetito! Ciao
Lascia un commento