Courtesy Salone del Mobile – Milano – ph Saverio Lombardi Vallauri
Si è appena conclusa la 56° edizione del Salone del Mobile, che ha letteralmente tenuto in ostaggio Milano dal 4 al 9 aprile. Il delirio del design si è impossessato della città, che brulicava di persone come fossero cavallette impazzite e saltellanti, fra un evento e un’installazione del Fuori Salone.
Il caos assurdo. Ma magnifico.
Leggevo ora alcuni titoli:
Repubblica: Salone del Mobile: edizione record con 343.000 visitatori
ll fatto quotidiano: Salone del Mobile 2017: Milano collassa sotto una ressa esagerata di creativi e curiosi di ogni genere
Il Giornale: Design, il Salone del Mobile conquista il mondo
Un momento unico in cui cultura e sistema industriale diventano punto di riferimento internazionale e modello virtuoso di una Italia che funziona. Claudio Luti, presidente del presidente del Salone del Mobile Salone del Mobile.Milano commenta così a caldo la chiusura della manifestazione. “È stata una settimana eccitante, piena di positività e di entusiasmo da parte delle imprese che si sono presentate nel migliore dei modi, degli architetti e dei designer che hanno portato il proprio pensiero creativo, e dei tantissimi visitatori che sono arrivati a Milano per incontrare l’innovazione al Salone e per vivere il fermento della città”.
343.602 presenze in 6 giorni provenienti da 165 343.602 presenze 165 paesi.
Numeri che confermano un trend positivo che si è percepito fin dal primo giorno nei padiglioni del Salone del Mobile e delle biennali Euroluce e Workplace 3.0, con un incremento del 10% rispetto all’edizione 2015 con le medesime biennali di questa edizione dedicate a luce e ufficio.
Oltre 2.000 espositori di cui il 34% esteri – suddivisi tra Salone Internazionale del Internazionale del
Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Euroluce, Workplace 3.0 e SaloneSatellite. SaloneSatellite. Un’edizione che ha rafforzato sempre di più l’intensa intensa sinergia con la città di Milano.
Una Milano che si è fatta ancora più bella e accogliente grazie alla collaborazione di tutte le istituzioni che vi lavorano.Solo a Milano esiste il Salone del Mobile con le sue imprese industriali connesse con il sistema creativo ed editoriale in stretto collegamento con la città.
Contemporaneamente, c’è stato il Fuorisalone. 6 giorni, 1498 eventi, 13 percorsi. Da vivere e gustare.
Sabato pomeriggio Milano era…… avete presente l’antivigilia di Natale? Quando tutti sono in giro di corsa per non perdersi l’ultimo regalo e l’addobbo che ancora manca? Ecco, la sensazione, sotto i 25 gradi di aprile, era identica. Una città sovraccarica e sovra eccitata. Imponente e meravigliosa ad ogni angolo. Con il design e le idee folli che emergevano da ogni angolo. Come immaginavo, vedere tutto mi è stato impossibile, ho voluto quindi concedermi una zona che amo: Brera Design District 2017.
Cortili, case d’epoca, negozi, interni, esterni, macchie di colore, fiori, eleganza, esperienza, arte e tanto altro ancora racchiuso in vie che, già normalmente sono ricche di fascino ma, che per l’occasione, hanno tirato fuori la loro veste migliore.
Cercate su Instagram, anche io ho inserito qualche scatto, ma curiosate negli hashtag #fuorisalone e #fuorisalone2017.
E poi fate un pensierino. Alla prossima edizione, non dovete mancare.
Buona giornata!
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