Nuova insalata in perfetta stagionalità, sempre tratta dal libro di Slow Food “Insalate di stagione” e, che fa parte della tradizione italiana, ma con qualche influsso francese: il Condiggion.
Quanto caldo fa? Ecco, mi pare un buonissimo motivo per darci alle verdure crude con una certa quotidianità.
Cundijún, cundiún e si potrebbe continuare con piccole variazioni fonetiche, così come piccole illimitate variazioni riguardano il modo di interpretare, da luogo a luogo, questa insalata-pietanza. Caratteristica del Ponente ligure, ha legami di parentela sia con il più ricco condiggion genovese sia con la più nota niçoise francese. Piatto estivo campagnolo, non disdegnato dalle mense più ricche, fonde con apprezzabile risultato i profumi dell’orto, del mare, dell’olio.
Per 4 persone
4 pomodori cuore di bue non del tutto maturi,
2 peperoni verdi lunghi novelli,
2 cipolline fresche, un cetriolo,
uno spicchio di aglio,
qualche foglia di basilico
un pugno di olive taggiasche in salamoia
2 acciughe sotto sale (o un etto di mosciame tagliato sottilissimo)
un uovo sodo (facoltativo)
un cucchiaio di aceto
olio extravergine di oliva, sale
Tempo di preparazione: 20 minuti
Pulite, lavate e tagliate le verdure: a spicchi i pomodori, a fettine sottili il peperone, il cetriolo e le cipolline; sminuzzate con le mani le foglie di basilico. Fate a pezzi le acciughe.
Prendete una terrina e sfregatela con lo spicchio di aglio, quindi unite le verdure, le acciughe e le olive. Condite con olio e aceto, aggiungete se vi piace l’uovo sodo affettato, mescolate molto bene e lasciate riposare una decina di minuti prima di servire.
Personalmente la trovo deliziosa e rinfrescante.
Provatela e fatemi sapere. Buon appetito!
ceramiche: Marina Bressanini
bottiglia: Bormioli Rocco
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