Nella mia vita, la politica non esiste proprio. Non ascolto i telegiornali, non ho idea di che partiti abbiamo in Italia, ne i nomi dei politici. Ho deciso, tanti anni fa, di disinteressarmene, nel momento in cui ho razionalizzato che, comunque, qualsiasi cosa io pensassi o votassi, questo povero paese non avrebbe mai avuto via di scampo. E allora, convivenza “forzata”, ma cerco di ignorare tutto ciò che mi creerebbe solo nervosismo. Sono scelte. Più o meno condivisibili.
Ma se tocchi Milano, se maltratti la mia città, se violenti il posto in cui sono nata e cresciuta, allora alzo la testa anche io e dico: “basta”. Qui non è più una questione politica.
Basta con la tolleranza, basta con la falsa moralità, basta con l’ipocrisia e la codardia. Basta col permettere che una manica di deficienti, vigliacchi e coperti di nero, possano mettere in ginocchio una delle parti più belle della città. Possano mandare in fumo – e non metaforicamente – il nostro centro storico. Possano permettersi di danneggiare sia la pubblica via, che tutto ciò che è del privato cittadino, trasformando in poche ore, una città in festa in città in assetto di guerra.
Io sono del 1966 e, qualche decennio fa, sono stata studente a Milano. Ho vissuto la città in quei periodi “abbastanza” caldi. Anche io ricordo benissimo le manifestazioni e i cortei. MANIFESTAZIONE non è sinonimo di vandalismo estremo. Non significa “c’è casino, spacco tutto”. Se questi esaltati, mai avessero avuto delle motivazioni per “manifestare” il loro pensiero, ora sono solo da condannare. Ma non tanto per dire…. Condannateli a ripulire la città, a rimediare ai danni, ai lavori socialmente utili per l’eternità, sino a quando, forse, avranno rimediato ad ogni singolo problema che hanno causato.
Invece no. Invece questa gentaglia, che ha messo a ferro e fuoco la mia città, con tutta probabilità la farà franca. E questo è inaccettabile. Questo fa male. Fa veramente male.
In mezzo a tante parole, che oggi si rincorrevano sui social e sulle varie testate, alcune mi hanno colpito maggiormente, come il post di Alessia: mai parole più sentite.
“…..questa non è protesta, è voglia di distruggere. Non è appartenenza politica, è delinquenza. Non è un movimento, è un’orda assassina. Non vengono lanciati messaggi, bensì bombe carta. Non mi riconosco più e mai avrei pensato di dirlo, ma ultimamente mi vergogno d’essere italiana. Nessuno spirito di sacrificio, nessuna capacità di guardare oltre a un palmo dal proprio naso, nessun rispetto per l’altro e nessuna capacità di essere costruttivi. Penso ai proprietari dei negozi con le vetrine sfondate, alle persone che stanno vedendo la propria macchina andare a fuoco, impotenti. Penso a chi non avrà le possibilità economiche per colmare i disastri compiuti da queste bestie. Penso a un branco di animali, che per me dovrebbero morire tutti e ora, che sta togliendo la libertà ai comuni cittadini, che sta terrorizzando bambini e che sta distruggendo ciò che tutti noi abbiamo contribuito a pagare. Penso a tutto questo e non posso che lasciar posto a una lacrima amara. Non è solo schifo, è proprio dolore. #noexpo privi di dignità
Ma, stranamente, anche queste, pubblicate sempre sulla pagina Facebook del comune:
“Milano non può accettare nessun tipo di violenza che crea danni enormi alla città e ai cittadini. Bisogna fare di tutto per isolare, individuare e punire chi ha provocato danni non solo economici a una città che ha nel suo Dna il ripudio stesso della violenza… fin d’ora, mobiliteremo tutte le forze per ripulire e sistemare al più presto le zone coinvolte e chiediamo a tutti cittadini di dare un segnale di civiltà e democrazia, collaborando con noi per riparare i danni provocati da soggetti che possono essere definiti solo idioti, oltre che criminali. Faremo di tutto perché i responsabili di fatti gravissimi e inaccettabili vengano individuati e risarciscano i danni morali e materiali”. Il Sindaco
E i milanesi, con la loro infinita dignità, sono già al lavoro per ripulire quel che “i soliti idioti” hanno distrutto.
Barricate, molotov, bombe carta, vernici spray, hanno usato e osato di tutto per distruggere.
Facciamo in modo che paghino. E paghino duramente. Perchè la rabbia, il dolore e la tristezza sono troppe in questo momento. E non è così scontato che il milanese, dall’alto della sua imperturbabilità, non scenda in piazza.
Nel frattempo, noi siamo fatti così:
Milano No Expo, la città si rimbocca le maniche. E domenica annunciata una grande mobilitazione civica
Già pochi minuti dopo il corteo negozianti e privati cittadini si sono dati da fare per ripulire. Sabato mattina Amsa e squadre di volontari al lavoroMilano No Expo, la città si rimbocca le maniche. E domenica annunciata una grande mobilitazione civica
Già pochi minuti dopo il corteo negozianti e privati cittadini si sono dati da fare per ripulire. Sabato mattina Amsa e squadre di volontari al lavoro…. segue QUI
“dal comune ci chiedono di aspettare fino a domenica in modo che finiscano di smaltire i rifiuti pericolosi, mettere in sicurezza l’area e individuare i luoghi da ripulire/ridipingere, tutti insieme. Grazie al fatto che sono nate diverse iniziative in merito si è ritenuto opportuno riunirci tutti, appunto, domenica, insieme a cittadini milanesi, e non, e alle istituzioni locali e nazionali che forniranno i volontari di tutto il materiale. Spero sinceramente che tutti capiscano che la situazione è in divenire e che la richiesta di spostamento a domenica è necessaria affinchè tutte le energie disponibili vengano concentrate e gestite al meglio…. trovo bellissimo ed emozionante che così tanti cittadini si siano sentiti in dovere di aiutare gli abitanti delle zone colpite dalla guerriglia di oggi. Non è da tutti. I milanesi, di nascita o adozione chiaramente, non stanno davvero mai con le mani in mano. Continuiamo così. #ripuliamoMilano #nessunotocchiMilano
Credits images: link pagina FB Comune di Milano – Carlo Fico – Corriere della sera
Peanut dice
03/05/2015 a 11:13Babs, io, esattamente come te non seguo telegiornali e non mi interesso nè mi sono mai interessata della politica. In realtà ci ho provato in un paio di occasioni, ma era tutto talmente complicato che mi sforzavo di capire e poco dopo avevo già dimenticato tutto. E quando ho capito che non valeva lo sforzo ho smesso anche di tentare. Mi sento molto spesso in difetto per questo mio disinteressamento a dir la verità, ma mi rendo conto che il nostro paese è ormai marcio (o meglio, forse è nato marcio) e ho accettato che io non vivrò la mia vita diversamente facendomi ingrossare il fegato per gente che secondo me si fa anche due risate, vedendo lotte, manifestazioni e tentativi di cambiare realtà che sono destinate a rimanere sempre uguali a se stesse, pur cambiando volti. Credo che ognuno abbia però bisogno di qualcosa per cui combattere e ognuno scelga le sue battaglie; io ne ho scelta un’altra. Ed è quella all’ingiustizia, all’intolleranza, al sopruso e alla violenza. Non solo verso gli animali ma in tutte le sue forme. Quando ho letto di questa notizia mi è venuto da vomitare, per un’inciviltà che non riesco ad accettare da parte di un umano, persone arroganti che credono di essere onnipotenti, di poter fare tutto ciò vogliono senza pensare a chi in quel momento stava perdendo la propria macchina, il proprio negozio. Un ego(centr)ismo che spaventa. Queste non sono battaglie, sfido a chiedere a qualcuno l’ideale che lo sorreggeva in questa sua protesta. Questo è bisogno di riversare i propri problemi su persone che non c’entrano nulla. Mi vergogno e sono assolutamente amareggiata per quello che è successo. Spero che la partecipazione cittadina, delle persone a cui veramente interessa qualcosa della propria città e del proprio paese, riesca a riportare unione e serenità.
Ti abbraccio,
Peanut
Barbara Torresan dice
03/05/2015 a 11:32Nocciolina, buongiorno!
:)
anche io spero che la dimostrazione d’affetto e interesse dei milanesi, verso la propria città, faccia capire che non si puù destabilizzare il mondo sempre a proprio piacimento.
Purtroppo…. la vedo difficile. Ho la netta sensazione che stiamo andando verso uno sfacelo sempre maggiore e, non ci vedo nulla di positivo.
Troppe problematiche irrisolte attanagliano questo paese. Veramente troppe.
E mi spiace per voi che siete molto giovani e che faticate a costruirvi un futuro degno di questo nome.
Comunque, speriamo in bene.
Grazie Lucrezia. Un abbraccio
B
Agnese dice
07/05/2015 a 8:00Quanto mi trovi concorde, Babs.
Ho seguito gli scontri via radio e ne sono rimasta davvero ferita: anche io con Milano ho un rapporto molto forte di affetto.
Quando riesco, ti leggo sempre molto volentieri.
Un abbraccio!
A.
Barbara Torresan dice
08/05/2015 a 11:20grazie Agnese, sono stati brutti momenti.
ieri passavo giusto per quelle vie e ho notato che, a tempo di record, hanno già sistemato l’85% dei danni.
ciò non toglie la rabbia e la frustrazione…..
un abbraccio e grazie ancora!