Per la serie: 50 sfumature di verde! Ma ciao! Come state, tutto bene? Qui continuiamo la serie degli estratti con una bella punta di verde, con nuances ton sur ton e sfumature varie. L’aroma del finocchio è persistente ma non eccessivamente coprente e regala freschezza alla composizione.
Vi state preoccupando vero? Giuro che mentre scrivevo l’intro qui sopra mi veniva troppo da ridere! Anche perchè nel frattempo ero alle prese con un estratto giallissimissimo, pompelmo, ananas, mango e uva bianca. Devo rifarlo, fotografarlo e postarlo a tempo record.
Dunque, siamo tornati a spron battuto con la rubrica dell’estate. Niente come un frullato, un estratto o un succo, ci fa sentire sani e belli. L’avete notato anche voi?
Vado con le proprietà degli ingredienti di questo freschissimo estratto:
. arancia: Il termine “agrumi” con il quale si classificano le arance, si riferisce al suo gusto acidulo o agre, ciò che vale anche per i limoni, i pompelmi, le clementine e il cedro. Sono il frutto che caratterizza l’inverno: infatti la sua maturazione avviene dal mese di novembre fino alla primavera e si possono raccogliere addirittura fino a giugno – luglio; il colore varia dal giallo all’arancione, fino ad arrivare al rosso. La parte interna si chiama endocarpo, è commestibile, polposa e suddivisa in spicchi più o meno sugosi, a seconda delle varietà: nei mercati infatti, generalmente le arance cosiddette “da tavola” vengono separate da quelle che si acquistano unicamente per la spremitura. Ma anche la buccia viene sfruttata: da essa infatti si ricava un olio essenziale e spesso viene trattata per realizzare “canditi”, ottimi per la preparazione di alcuni caratteristici dolci. Sul mercato anche la denominazione “Arancia rossa di Sicilia” che indica principalmente la varietà di arance a polpa rossa (moro, tarocco e sanguinello) che rispettano quanto previsto nel relativo disciplinare “Arancia rossa di Sicilia IGP” (Indicazione Geografica Protetta). In realtà l’arancia a polpa rossa si coltiva anche in altre regioni, soprattutto in Calabria, dove la produzione supera di 1,7 volte quella della Sicilia.
Valori nutrizionali dell’arancia per 100 grammi:
• Parte edibile: 80 g – 34 Kcal
• Proteine animali: 0 g
• Proteine vegetali: 0,7 g
• Carboidrati: 7,8 g
• Grassi: 0,2 g • Fibre: 1,6 g
• Ferro: 0,2 mg
• Calcio: 49 mg
• Vitamina C: 50 mg
Le arance rappresentano una importante fonte di vitamine: soprattutto la C e la A, ma anche una larga parte di quelle del gruppo B, per il fabbisogno giornaliero di vitamina C, basta consumare 2 o 3 arance al giorno. La vitamina C è importante innanzitutto perché contribuisce a rafforzare il sistema immunitario e aiuta quindi a prevenire raffreddori e malattie da raffreddamento. Ma non è tutto: le arance “vantano” anche un elevato contenuto di bioflavonoidi, sostanze che assieme alla vitamina C, sono molto importanti soprattutto per la ricostituzione del collagene del tessuto connettivo. Per questo motivo possono favorire il rafforzamento delle ossa e dei denti, ma anche delle cartilagini, tendini e legamenti. Anche a livello di connettivo delle pareti dei vasi sanguigni, il binomio tra vitamina C e Bioflavonoidi può aiutare nella prevenzione della fragilità capillare e può migliorare in generale il flusso venoso. Una buona notizia quindi per chi soffre di cellulite, perché migliorando la circolazione sanguigna si può evitare la formazione del “ristagno” del sangue, principale causa dell’insorgenza dell’ inestetismo. Inoltre la qualità “rossa” delle arance è molto ricca di antocianine in grado di contrastare con successo, gli stati infiammatori. La vitamina C contenuta nell’arancia ha evidenziato, oltre a ciò, proprietà antianemiche poiché favorisce l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi. E ancora: l’arancia è particolarmente ricca di terpeni che, assunti regolarmente in una dieta ricca di frutta e verdura, si sono rivelati molto efficaci nella prevenzione dei tumori del colon e del retto. Tra i terpeni occorre ricordare il limonene, contenuto nella buccia delle arance, dei limoni e dei pompelmi che, grazie alla sua capacità di contrastare gli effetti degli estrogeni, aiuta a proteggere dal cancro alla mammella. Di questo frutto non si spreca veramente nulla poiché anche la scorza bianca interna, contiene una discreta quantità di fibra alimentare solubile, che funge da vero e proprio equilibratore nella regolazione dell’assorbimento degli zuccheri, dei grassi e delle proteine. D’altronde, non a caso, tutti gli specialisti consigliano di assumere fibre alimentari per prevenire il diabete e l’arteriosclerosi e migliorare la funzionalità intestinale La vitamina B invece combatte l’inappetenza e favorisce la digestione, (basta infatti realizzare un decotto ottenuto cocendo in un litro di acqua due o tre bucce d’arancia, per combattere la cattiva digestione), mentre i caroteni, precursori della vitamina A, sono utili per la salute degli occhi, della pelle e nella prevenzione delle infezioni.
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. zucchina: ortaggio apparentemente modesto, in realtà ha il potenziale per essere una protagonista della tavola. Può essere servita cruda, fritta, grigliata, cotta al vapore, lessata; offre un fiore apprezzatissimo anche ripieno e in pastella; regala forme che variano da quella cilindrica a quella tonda, perfetta per le ricette che prevedono ripieni, e colori che spaziano dal verde smeraldo al bianco al giallo. Dal punto di vista del benessere, è composta principalmente d’acqua, ha pochissime calorie, offre vitamine A e C e tanto potassio. Distinguendo le varietà a seconda della forma dei frutti, le più diffuse sono le zucchine lunghe, di forma cilindrica. Appartengono a questa categoria diversi cultivar, che possono essere distinti innanzitutto dal colore: le sfumature spaziano dal verde molto scuro o smeraldo, come lo zucchino di Milano, a quello più chiaro, come nel caso della zucchina romanesca, fino a sbiadire come per la zucchina bianca o gialla. La superficie può presentarsi liscia o fortemente scanalata, la forma può essere cilindrica o tendente al piriforme. Alla categoria delle zucchine tonde appartiene, ad esempio, la Tonda di Firenze; come detto, sono varietà adatte a ricette che prevedono ripieni. Le patisson infine sono di origine francese e hanno una forma molto particolare, lobata, e un gusto più deciso.
Sono composte per circa il 95 per cento d’acqua; per questo sono indicate sia a scopo diuretico sia nelle diete ipocaloriche, poiché presentano pochi zuccheri, pochissimi grassi e poche calorie. Anche l’apporto di proteine vegetali è però estremamente scarso; le fibre sono presenti ma non in grande quantità. In linea di massima le zucchine sono molto facilmente digeribili, anche se è necessario tenere presente che sulla digeribilità incide il metodo di cottura scelto, poiché assorbono molto i condimenti. Sono comunque consigliate per chi ha problemi digestivi e tendono anche a regolare problemi intestinali. Tra le vitamine, sono presenti la A e la C e alcune vitamine del gruppo B; tra i minerali spicca il potassio, ma ci sono anche fosforo, calcio, ferro e manganese.
Valori nutrizionali
Cento grammi di zucchine crude contengono quasi il 95 per cento d’acqua, tra 1 e 1,5 grammi di proteine e circa l’equivalente di carboidrati, mentre i grassi si attestano sullo 0,1 circa. Non è presente colesterolo. Le fibre sono poco più dell’1 per cento, per un totale di circa 11 kcal.
Le zucchine sono un frutto primaverile, ma ormai sono presenti in commercio quasi tutto l’anno. Quando si scelgono occorre controllare che siano freschissime, perché non hanno una lunga resistenza: devono essere sode, avere un colore brillante e prive di ammaccature, il fiore non deve presentare segni di appassimento. È bene scegliere zucchine piccole, poiché presentano meno semi. La buccia può essere consumata insieme al frutto, a meno che non presenti peli di una consistenza spinosa. I fiori che in genere si usano nelle fritture non sono quelli che si trovano all’estremità della zucchina, femminili, ma quelli che si sviluppano lungo un gambo proprio, maschili. Vanno sempre privati del pistillo prima di essere cucinati; in genere vengono fritti in pastella, secondo ricette tradizionali diffuse in varie località, ma possono anche essere in parte riempiti di un ripieno, come mozzarella e filetto di acciuga.
Le zucchine possono essere consumate crude, ad esempio tagliate a julienne e inserite in un’insalata mista; possono essere tagliate in lungo e grigliate, anche dopo una leggera marinatura; possono essere tagliate a rondelle e fritte, e in questo caso sono un condimento eccellente per la pasta, come gli spaghetti, un ingrediente perfetto per una frittata ma anche un ottimo contorno a sé. Occorre ricordare che le zucchine assorbono molto i condimenti, quindi se ad esempio vengono fritte le naturali doti di leggerezza e alta digeribilità verranno modificate. La cottura che le mantiene più leggere è quella a vapore; possono anche essere lessate.
Le zucchine tonde o piriformi possono essere scavate e riempite con un ripieno, che può contemplare sia altre verdure sia carne o formaggi; questo ortaggio si sposa benissimo anche con il pesce. Le zucchine possono anche essere utilizzate per una versione alternativa della parmigiana, al posto delle melanzane, e naturalmente possono essere inserite nei minestroni e nelle zuppe, tenendo presente che hanno tempi di cottura molto rapidi.
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. pera : Col termine Pera si intende il frutto (in realtà come per la Mela si tratta di un pomo, quindi di un falso frutto) delle piante appartenenti al genere Pyrus di cui fanno parte molte differenti specie tra cui la più importante e conosciuta è il Pyrus communis. Originario dell’Asia occidentale, dove è ancora presente in forma spontanea, il pero è oggi coltivato in forma intensiva in Cina ed Europa, soprattutto in Italia, Spagna, Francia e Germania. In Italia la produzione è concentrata nel settentrione, con l’Emilia-Romagna che fornisce da sola oltre il 50% del totale nazionale. Affine alla Mela, la Pera è un frutto presente in diverse varietà distinguibili, oltre che per la forma, anche in base ai colori della buccia. In ogni caso, tutte le varietà di Pera possiedono notevoli proprietà benefiche.
Oltre a contenere molte vitamine (soprattutto A, B1, B2, C ed E) le Pere sono ricche di fibre (soprattutto nella buccia) estremamente utili per il buon funzionamento dell’intestino. Il sorbitolo in essa presente favorisce la digestione e apporta benefici all’arcata dentaria. La pectina è un’altra importante sostanza contenuta nella Pera. Questa, oltre a stimolare la diuresi, aiuta la regolazione dei movimenti intestinali. L’alto contenuto di potassio presente nella Pera rende questo frutto adatto ad una dieta iposodica, metre il boro, facilita l’organismo a fissare il calcio, contrastando così gli effetti dell’osteoporosi. Tra le tante proprietà della Pera, troviamo quella antiossidante che aiuta non solo nella prevenzione di ictus, ma anche a proteggere le cellule dei radicali liberi. Indicata per chi deve tenere sotto controllo la pressione arteriosa, la Pera si presta anche per combattere focolai infiammatori. Inoltre, la Pera, grazie al suo alto contenuto di fruttosio e glucosio, può essere usata per accumulare una buona riserva di energia che si può rivelare molto utile nei casi di spossatezza o di attività sportiva.
Le proprietà nutrizionali della pera non sono affatto indifferenti, tanto che questo frutto può essere dato ai bambini in maniera regolare, già a partire dallo svezzamento. La pera è ricca di zuccheri semplici, in particolare di fruttosio, uno zucchero naturale che viene digerito nell’immediato. Il frutto abbonda di potassio, un minerale fondamentale nell’organismo, perché contribuisce a far rimanere in salute il sistema nervoso, quello linfatico e i reni.
Il corpo umano tende ad assimilare il potassio proprio attraverso la dieta, ecco perché le pere non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola, specialmente se soffriamo di ipertensione o di problemi al cuore. La pera contiene vitamina C, sali minerali, tannino, acido malico e citrico, ed è costituita per il 16% da fibre. L’apporto di vitamina C è, invece, del 10%. Le calorie fornite da questo frutto corrispondono a circa 30-35 per 100 grammi di prodotto.
Nome scientifico: Pyrus communis
Famiglia: Rosaceae
La Pera contiene: vitamine A, B1, B2, B3, B5 , B6, C, D, K e J. Proteine, carboidrati e fibre. Magnesio, potassio, sodio, fosforo, calcio e ferro.
. finocchio: Utilizzato fin dai tempi più antichi per le sue proprietà aromatiche e digestive, il finocchio ha un sapore che richiama in qualche modo quello dell’anice e si presenta in due varietà: il finocchio dolce e quello amaro o selvatico. Del finocchio dolce si mangia la guaina bianca che si trova alla base; il secondo, invece, viene sfruttato per le proprietà aromatiche dei semi, utilizzati per arricchire di gusto il pane, i salumi, le tisane o i liquori.
I venditori, inoltre, distinguono i finocchi in maschio e femmina in base alle caratteristiche morfologiche: il maschio ha una forma più tonda ed è più adatto per essere mangiato crudo, la femmina invece risulta più allungata ed è indicato per essere cotto.
Il finocchio è composto per il 90% circa da acqua – quindi è un ottimo diuretico e digestivo -, l’1,3 % da proteine, il 3 % da fibre, l’1 % da ceneri e da carboidrati. I minerali presenti sono il potassio, il calcio, il fosforo, il sodio, il magnesio, il ferro, lo zinco, il manganese e il selenio. E tra le vitamine troviamo la vitamina A, alcune appartenenti al gruppo B e la vitamina C.
I frutti di finocchio contengono anche un olio essenziale ricco di anetolo (circa l’80%) che viene utilizzato nella preparazione di diversi liquori.
In dietetica, i frutti vengono usati in liquoreria, in pasticceria e come aromatizzanti di salumi ed antipasti. A crudo, fusti e guaine fogliari si consumano nelle insalate o per dare aroma a brodi e arrosti. In erboristeria e fitofarmacia, invece, il finocchio è indicato contro problemi di digestione, pesantezza di stomaco, flatulenza, meteorismo, colite, atonia digestiva e infiammazione delle vie aree. Ha anche attività estrogenica, antifermentativa ed espettorante.
Inoltre, il finocchio è un ortaggio privo di amido e lipidi, quindi a basso contenuto calorico e indicato per chi segue una dieta dimagrante. Essendo ricco di flavonoidi o fitoestrogeni, sostanze estrogeniche naturali, il finocchio ha anche un effetto equilibrante sui livelli ormonali femminili, favorendo la regolarizzazione del ciclo mestruale e la prevenzione del tumore al seno. Agisce sul fegato migliorando la funzione epatica e agisce sul sistema nervoso prevenendo o alleviando gli spasmi muscolari.
Il finocchio si trova fresco presso qualsiasi ortofrutticolo nei mesi invernali anche se, di norma, ora lo si trova per gran parte dell’anno.
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Dunque, vi ho tediati? Alienati? Stancati? Spero di no! Mi piace fare delle brevi ricerche per sapere cosa inserire nei vari estratti e scoprire qualche peculiarità di frutta e verdura che, a volte, ci sfugge.
Al gusto, come dicevo lassù, è fresco e dissetante. Il colore ti fa sentire meglio – non sto a dirvi che qui ci ho dato – volutamente – dentro con la tonalità dei colori ma perchè mi piaceva molto questo colore quasi fluo.
Assaggiatelo, fate felici me e il Sig. HotPoint Ariston e chi effettivamente lavora per farci avere questi estratti così buoni: lo Slow Juicer.
Buona giornata!
viviana dice
30/04/2015 a 18:13devo dire che Magenta mi aveva totalmente rapita, dato che è il mio colore…. ma Verde neppure scherza eh!! che pappata di salute che mi faccio alla sola vista! questa la preparo a Gp che è nel periodo “alcalino” :-)
un bacio tesoro
Barbara Torresan dice
30/04/2015 a 18:38si alcalinizza anche lui? sai che io – devo ammettere mio malgrado – quando faccio i periodo in cui seguo con criterio, la dieta alcalina, sto veramente bene?
è che poi…. son golosa, il lavoro permette molte divagazioni e mille altre scuse… però, alcalinizzarci fa benissimissimo!
ciao Vivi :)