Che poi, il cioccolato è sempre il miglior antistress. Comincio dalla conclusione dei miei pensieri di sabato. Dove – dopo tanto – mi è venuta voglia di cucinare qualcosa solo per me, nel senso, nulla di lavorativo, con tutte le ansie che si porta appresso. E avevo voglia di sperimentate una ricetta del libro che mi è stato regalato. Così, senza una motivazione. Ad essere sincera è stato un fornitore di mio marito che gliel’ha portato dicendo: “sicuramente a tua moglie piacerà”.
Come scoprire che hai dei “fan” che non ti aspetti. Per farla breve, il libro in questione è “la bibbia” della pasticceria. Nel senso che: 210 ricette, 3200 foto , 794 pagine, 2790 grammi di peso totale, fanno di PATISSERIE di Christophe Felder, un tomo non indifferente. Non è nato ieri. Il libro. Ha già qualche tempo, ma è sempre un punto di riferimento pazzesco. Eppure….. un paio di appunti devo farglieli. Eh già.Dicevo, punto primo…. le foto! Christophe, qui bisogna metterci mano! produci dei dolci spettacolari, con una precisione pazzesca, che ti fanno venire il languorino solo al pensiero e poi mi scivoli sulle foto?! No, no, no, non ci siamo. Ma sorvoliamo perchè in fondo, qui conta la sostanza.
+Però, la prima ricetta che ho sperimentato, proprio perchè mi pareva differente da quelle già fatte, è stata un classico che più classico non si può: le madeleines. Al cioccolato. Occomè che proprio tu ti sei scordato di inserire il passaggio “fondamentale” per far si che il dolcino, da piatto e insignificante, faccia saltar fuori la gobbetta tanto ambita? Lo shock termico Christophe! Il passaggio da frigo a forno non è menzionato. E io mi domando: perchè? Oltretutto, fidandomi ciecamente di te, ho seguito pedessequamente ogni singolo rigo dei tuoi step, ma della gobbetta, nessuna traccia.
Sigh.
Però erano buonissime. Senza gobba, ma davvero ottime. Quindi io la ricetta ve la lascio, però aggiungo il passaggio che fa la differenza:
140 gr burro
20 gr cioccolato 70%
2 uova
1 cucchiaino estratto di vaniglia (o i semi di una bacca)
90 gr zucchero semolato
2 cucchiai miele acacia
140gr farina
1 cucchiaino lievito chimico
20 gr cacao amaro in polvere
extra: 100 gr cioccolato fondente 70% min per la copertura
Fate sciogliere il burro in un padellino, sino a che diventerà color nocciola. Spegnete il fuoco, filtratelo e tenete da parte. Tagliate al coltello il cioccolato in tocchetti finissimi (in alternativa utilizzate le gocce di cioccolato fondente). Rompete le uova in una ciotola e aggiungete vaniglia e zucchero, montate con una frusta. Una volta che il composto sarà gonfio, unite il miele a filo, sempre mescolando. Setacciate insieme farina, lievito e cacao incorporandoli alla preparazione di uova. Mescolate per amalgamare, senza eccedere, infine unite il burro e le gocce di cioccolato. Coprite l’impasto con pellicola e lasciate riposare due ore a temperatura ambiente.
Trascorso il tempo, preriscaldate il forno a 210°, imburrate gli stampi se sono classici, oppure usate quelli in silicone (io i secondi). Riempiteli con cucchiaiate di impasto e infornate per 12 minuti. Una volta intiepidite, se vi piace, tuffatele in cioccolato fuso a bagno maria e lasciate raffreddare.
Nota personale: scaldate il forno a 220°, mettete in frigorifero almeno 30 minuti le madeleine e poi direttamente in forno, dopo 5 minuti abbassate a 180° et voilà, grazie allo shock termico avrete le vostre gobbette!
Ps: sono ottime con un bicchiere di latte.
Ps2: meglio conservarle ben chiuse in scatola di latta – sempre che durino più di dieci minuti!
Buona settimana!
Ho quel libro anche io e purtroppo, nalla traduzione italiana, ci sono tantissimi errori che, considerando il costo del libro, fanno arrabbiare non poco. Mi segno l’appunto sulle madeleines, così, quando le farò, saprò come far venire fuori la gobbetta :)
Ciao Paola, segna segna che altrimenti niente gobbetta!
Ciao! e grazie!!!!
No! In questa casa non durerebbero più di 10 minuti! Con o senza gobbetta! *_*
Come al solito foto da capogiro che fanno venir voglia di leccar lo schermo! :)
Brava Babs!
Carissima Miu, grazie! :)
La verità è che anche qui sono durate abbastanza poco…. nonostante la gobbetta mancante.
Un abbraccio!
B
Avevo intravisto quel libro e se tu mi dai la conferma posso solo correre a cercarlo di nuovo.
Senti un po’, gobbetta o meno, queste madeleines sono spettacolari, losai vero?!?
Ciao Manu!
Guarda, secondo me il libro in toto merita, per lo meno ha la capacità di trasmetterci solide basi di pasticceria, poi, se è vero che la traduzione in italiano abbia perso qualcosa per strada, non so, ma le nostre capacità di migliorare le ricette, anche di nomi noti, è talmente elevata che non mi preoccuperei più di tanto :) Specialmente perchè tu sei il genio del forno…. Un bacio grande!
Eh eh, anche il signorino Felder a volte salta i passaggi. Ti dirò di più, nel mio libro dell’Artusi ho trovato degli errori! Della serie che viene citato un ingrediente e successivamente non viene scritto quando aggiungerlo. Tantè che la prima volta, da giovincella, che mi misi a fare la torta al semolino mi accorsi di non aver utilizzato il limone proprio mentre il dolce era in forno! ;-)
A parte questo, anche senza gobba si mangiano lo stesso eh! Ho comprato or ora un cognac alle pere williams che si sposa benissimo con il cioccolato…e visto che ho ancora il residuo dell’uovo di pasqua (il mio compagno ne ha vinto uno da 11kg)…non mi resta che mettermi ai fornelli!
Tu dici che accade anche ai migliori?! :) Immagino di si!
Spesso anche io mi accorgo che ho in mente delle cose e che poi mi dimentico di scriverle. Ah….. dura la vita di noi precisine :))))))
Mamma mia, tanta roba cognac alle pere e cioccolato…. sono curiosa di quel che ne uscirà!
Tienimi informata :)
Buona settimana Francesca. Ciao!