E il giorno dell’Offella è arrivato. Anzi, dell’Offella d’Oro della Pasticceria Perbellini di Bovolone. Anche questo dolce, tipico di Verona ha una lunghissima storia: l’Offella d’Oro è forse il più noto dei dolci lievitati di Verona, la sua ricetta è datata 1° Ottobre 1891. Giovanni Battista Perbellini modificò la ricetta di un dolce tradizionale veronese chiamato “Nadalin” arricchendo la pasta di burro e uova, rendendola quindi molto più soffice e importante.
Al sapore ricorda il pandoro, ma non troppo, soprattutto perchè la superficie è cosparsa di frutta secca tritata, che la rende croccante.
Anche l’aspetto è differente dal pandoro, l’Offella d’Oro è bassa e stondata, senza le classiche 5 punte a tutta altezza; trasuda burro e se ne percepisce il profumo intenso. Non l’avevo mai assaggiata e, ho approfittato dell’occasione per conoscerla meglio, vi riporto qualche informazione curiosa.
Il termine deriva dal latino “offa”, che presso gli antichi Romani era una focaccia di farro con altri ingredienti, usata anche dagli àuguri come nutrimento dei polli sacri nel corso dei vaticini. Il diminutivo “offella” indicava, secondo una ricetta del XV secolo, una piccola pasta dolce, confezionata con sfoglia di farina e un impasto di chiara d’uovo, uva passa, cannella, zenzero, zafferano, e cotta al forno. A riportare le origini dell’offella d’oro è la pro loco del Basso Veronese poiché il dolce è tipico di Bovolone. L’offella d’oro di Bovolone è un dolce lievitato con lievito madre, che tra preparazione, lievitazione e cottura richiede tre giorni. L’impasto è composto da burro, zucchero, uova e farina. Ciò che la rende particolare però è la base dello stampo di cottura dove si stende uno strato di mandorle e burro. A cottura terminata, lo stampo si rovescia e le mandorle dolci e tostate restano sopra all’offella, la quale alla fine viene confezionata in un incarto originale.
Attenzione a non confondere l’offella d’oro di Bovolone da un’altra offella, quella di Parona, che invece è un biscotto ovale a base di pasta frolla.
La produzione dell’ offella d’oro di Bovolone, inizia ad ottobre e si protrae per tutta la primavera successiva. Rispetto al panettone, l’impasto è più soffice e dolce e la forma è più bassa ed appiattita. I dolci sono confezionati con un incarto originale, eseguito a mano, che rende l’offella d’oro un prodotto unico
Ammetto che all’assaggio è davvero particolare, si sentono molto bene tutti i sapori, la crosticina è morbida e croccante allo stesso tempo e, l’imbiancata di zucchero a velo la esalta. E’ un dolce stagionale e, a differenza degli altri dolci prodotti da Perbellini, la trovate da ottobre ad aprile, per cui, se siete curiosi, andate direttamente sullo shop e prenotatene una.
Anzi, anche più di una. Ad esempio, potreste assaggiare il nuovo panettone, che già l’incarto riempie di gioia… panettone d’autore con cedro, zenzero e cioccolato (la curiosità è tanta) oppure, e qui mi sbilancio, potreste portare a casa il “Pan dei Siori” nella scatola di latta. Chevelodicoaffà, la mia passione per le scatole di latta è sempre presente! Ad ogni modo, La Pasticceria Perbellini è un piccolo tempio del gusto, da tenere sempre a mente.
Vi lascio qualche link:
- Sito
- Shop
- Indirizzo: Pasticceria Perbellini Ernesto S.r.l. – Via Vittorio Veneto, 46 -37051 Bovolone VR
E questo era il 4° post dedicato ai prodotti per un Natale meno scontato e più artigianale, ma non è finita qui, nei prossimi giorni mi restano ancora due post da lasciarvi e da far girare sui social. Stay tuned che sono davvero golosi!
Volete regalare anche qualcosa fatto con le vostre manine?
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