Mi sono resa conto che, al momento, la stragrande maggioranza dei miei post “travel”, sono dedicati alla Toscana, prima o poi chiederò la cittadinanza onoraria. Ho pensato quindi di creare in questo post una sorta di “guida” per un tour che ho apprezzato particolarmente e, vi farà toccare alcune tra le splendide località che la Regione offre. In ordine sparso notizie e consigli su dove mangiare e dormire.
Vi raccomando, dovete partire con la macchina fotografica, mente ed occhi curiosi ed avidi di bellezza, voglia di spostarvi e di gustare tutto ciò che vivrete.
Il mio percorso:
Step 1: verso Firenze
Firenze è facilmente raggiungibile, con tutti i mezzi: aerei, treni, macchina.
Inizio con dove dormire in città, perchè è la prima prenotazione che dovreste fare ancor prima di partire.
Ho sperimentato: Room Mate Hotel, ne ho parlato in questo post. AC Hotel (Marriot), è accanto alla Stazione Leopolda. Modernissimo e pratico, è raggiungibile sia a piedi, che con i mezzi, comodamente dal centro. Ci sono stata un paio di anni fa in occasione di Taste e posso dirvi che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ma in assoluto, vi consiglio il Grand Hotel Minerva. Se mi seguite su Instagram avrete certamente notato i bellissimi panorami scattati dal terrazzo dell’hotel.
Il Grand Hotel Minerva è in posizione strategica. Sito in Piazza Santa Maria Novella è a pochi minuti a piedi dalla Stazione omonima e, a circa cinque minuti da Piazza del Duomo. Come vedete dallo scatto, sembra si possano toccare allungando la mano cupola e campanile.
Ma non solo, il Lungarno si raggiunge molto rapidamente, Ponte Vecchio è a una decina di minuti e tutto il centro storico/turistico è raggiungibile con una breve passeggiata. Se andate verso i Boboli, vi basterà attraversare Ponte Vecchio. Non sto a dirvi che le vie dello shopping sfrenato sono “troppo vicine” al Grand Hotel Minerva…. Vi lascio girovagare ;)
Andando invece verso l’esterno della città, la Stazione Leopolda, dove in primavera c’è Taste ad esempio, anch’essa si raggiunge a piedi.
Tutto questo camminare ve lo consiglio assolutamente, perchè nessuna luogo è a maggior rischio multe come Firenze. Giuro, ogni volta che arrivo in auto, tempo sessanta giorni e me ne arriva una. Il Comune di Firenze dovrebbe trovare un metodo alternativo per farsi ricordare dai turisti.
Se pensate di visitare solo la città, organizzatevi col treno che la stazione è veramente “around corner”. In ogni caso, l’Hotel ha un parcheggio e l’accesso alla ZTL.
Il Grand Hotel Minerva ha dei bonus che, personalmente, trovo eccezionali: la piscina sul terrazzo (fantastica) e un meraviglioso ristorante, La Buona Novella, spazio creativo dello Chef Tommaso Calonaci. In questo post ve ne ho già parlato. Le camere sono splendide – of course – e la lounge è accogliente, ideale per rilassarsi ma anche incontrarsi con amici o clienti. In sintesi, se avete occasione di passare per Firenze, prenotate qui ;) trovo sia un posto splendido e con un personale assolutamente all’altezza.
Step 2 – da Firenze scendendo lungo la Val d’Orcia
Mettetevi in macchina, uscite da Firenze e andate verso Siena. La direzione è ben segnalata e la strada anche piacevole. Se avete tempo e voglia, provate le varie strade alternative, sono panoramiche e ricche di fascino. Se avete tempo, fate una tappa a Siena. Credo che Siena non abbia bisogno di tante parole, è una città da visitare. Punto. Dopodichè SR2, seguitela e non vi perderete.
La Val d’Orcia è un’ampia valle situata in Toscana, nella provincia di Siena, a nord ed est del monte Amiata e vicina al confine con l’Umbria. Attraversata dal fiume Orcia al centro, che le dà il nome, è caratterizzata da gradevoli panorami paesaggistici e da svariati centri di origine medievale, due dei quali molto noti come Pienza e Montalcino. Albero caratteristico il cipresso, cibi e vini tipici i Pici, i salumi di Cinta senese, il Pecorino di Pienza, il Brunello di Montalcino e la nuova denominazione del vino DOC Orcia (Wiki)
Cosa non dovete perdervi in Val D’Orcia? Tutto. Ma, a meno che non vi fermiate qualche giorno, cercate di visitare i luoghi simbolo: viaggiando verso Sud trovate: San Quirico. Proprio all’incrocio della città potete svoltare a sinistra ed andare a Pienza: splendide entrambe e meritevoli di tanti tanti scatti.
Volete fermarvi per una o due notti in Val D’Orcia? L’agriturismo Poggio Covili è una delle strutture più note della zona, i filari di cipressi più fotografati in assoluto, piscina, silenzio. Location favolosa anche per l’Agriturismo IL RIGO a San Quirico, godetevi la loro pagina Instagram. Volete soggiornare in un Hotel? Allora l’Adler, si, stessa famiglia dell’ononimo di Ortisei.
In zona, a parte le dolci colline toscane, dovreste visitare: Bagno Vignoni, borgo termale di fascino unico; andando verso Montalcino, oltre alle degustazioni di Brunello, consiglio una tappa presso l’Abbazia di Sant’Antimo. E fermatevi ad ogni curva, ammirate colori, silenzio, la trama delle colline, gli agriturismi magnifici. La Val D’Orcia è unica e va gustata ad ogni respiro. Se potete, fermatevi almeno un paio di giorni.
Ps: assaggiate cibi e vini. Sempre.
Step 3 – superando l’Amiata alla ricerca del mare
Ora, vi prego, non fate come me che per seguire “il viaggio e non solo la meta” mi sono persa nella boscaglia dell’Amiata, “scavallandolo” anzichè girargli in torno. Vi giuro che ad un certo punto senza rete telefonica e senza copertura navigatore, ho avuto in ordine cronologico: un attimo d’euforia seguita immediatamente da un “e adesso dove cavolo vado?”.
Quindi, la strada più lunga sarà anche quella più breve.
Il viaggio verso il mare mi ha portato: prima alle Terme di Saturnia, poi a Montemerano, infine all’Argentario. Come vi accennavo la via migliore è SR2 sino all’incrocio con la SR24, in questo modo potete aggiungere anche la magnifica Pitigliano alle tappe.
Il territorio comunale di Pitigliano si estende nella parte occidentale dell’area del Tufo. Confina a nord con il comune di Sorano, a sud-est con i comuni laziali di Farnese, Ischia di Castro, Latera e Valentano dai quali è delimitato dall’estremità settentrionale della Selva del Lamone, a ovest con il comune di Manciano. Arrivando a Pitigliano dal mare, salendo la strada regionale 74 Maremmana, si notano le caratteristiche case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata su tre lati da altrettanti burroni, pieni di grotte scavate nel tufo; nel fondovalle scorrono i corsi d’acqua Lente, Meleta e Prochio. Il territorio comunale si eleva a quote collinari che variano tra i 300 e i 663 metri s.l.m. di Poggio Evangelista, che segna il confine con il Lazio all’estremità orientale; l’area del paduletto di Pantanello è stata sottoposta a bonifica in epoca lorenese. Pitigliano è inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia patrocinata dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani. (Wiki)
Dopo aver visitato e respirato Pitigliano, scendete verso Manciano, poi seguite le indicazioni per Montemerano, infine le Terme di Saturnia saranno li ad attendervi. Non mancate le scenografiche Cascate del Mulino.
Apriamo una parentesi cibo buono, anzi, eccellente: a Montemerano si va a mangiare Da Caino, lo storico ristorante della stellata Valeria Piccini. Meravigliosa persona, locale elegante, c’è anche la locanda se volete fermarvi a dormire (PRENOTATE PER TEMPO). Credo sia una delle migliori Chef che abbiamo sul nostro territorio. E poi Montemerano è così bella che non passarci, sarebbe un vero insulto . Mi ricorda moltissimo Èze village, in Costa azzurra. La perfezione dei luoghi fuori dal comune.
In queste zone non avete che l’imbarazzo della scelta per fare uno stop notturno. In Maremma ad ogni curva ci sono meravigliosi agriturismi e B&B. Diversi anni fa ho scoperto Le Ginestre, delizioso e consigliato. Cercate la meraviglia? L’Hotel Terme di Saturnia SPA & Golf Resort fa decisamente per voi (anche per me :) ) Se volete fermarvi un paio di giorni, qui ci saranno solo belle scoperte.
Step 4 – si costeggia il mare
A questo punto si aprono un ventaglio di possibilità.
4.1: diretti all’Argentario: promontorio che eccelle se visitato dal mare, ha però delle chicche. Sono stata all’Hotel Torre di Cala piccola, della sua grande bellezza ve ne ho parlato in questo post; famosissimo anche l’Hotel Il Pellicano a Porto Ercole, con un ristorante imperdibile. Altri hotel, ma anche molti campeggi, sulla costa vi faranno innamorare del luogo.
Da Porto Santo Stefano, volendo, potete imbarcarvi per l’Isola del Giglio o Giannutri, e dal Giglio sbirciare anche l’Isola di Montecristo.
Fermatevi a fare dei tuffi nelle cale dell’Argentario, l’acqua è pazzesca.
4.2 : puntate a Nord. Da Montemerano guidate verso Scansano, poi seguite per Grosseto, infine per Castiglione della Pescaia. E, a Castiglione vi fermate. Per forza. C’è il castello, un centro storico affascinante e carico di bouganville, ci sono dei localini ogni due metri che soddisferanno anche i palati più esigenti. Personalmente vi consiglio Posto Pubblico , si fatica a venir via.
Ma a Castiglione, oltre a tutto quanto sopra già detto, alle spiagge lunghe e ampie, alla vista che spazia, c’è anche L’Andana.
Un nome, una location che ti rimette in pace con te sesso. L’Andana, Tenuta la Badiola ha il fascino di altri tempi, un resort di lusso dove nulla è lasciato al caso e dove l’attenzione all’ospite è tangibile. Non poteva mancare uno chef degno di nota: Enrico Bartolini. Nel ristorante Trattoria, sconvolge i palati e fa brillare gli occhi. Pace, eleganza e lusso, tutto sotto lo stesso tetto.
4.3 : saltate l’Argentario ma continuate a risalire la costa, fate un tuffo a Cala Violina, dopo Punta Ala, vi rimetterà in sesto prima di arrivare in un luogo che amo particolarmente: il Golfo di Baratti. Come posso dire…… è magico. C’è il mare splendido, ci sono le rovine di Populonia e il Parco Archeologico della Val di Cornia e, c’è il Bagno Baratti. Quest’ultimo è sinonimo di divertimento e relax. Se poi trovate Giacomo, fatevi preparare un drink e ditegli che vi mando io :)
Godetevi il mare, il panorama e rilassatevi. Per l’ultima parte del viaggio c’è tempo.
Se decidete per caso di fermarvi in zona a dormire, vi passo due dritte: quiete, armonia e bellezza alla Torre di Baratti Bio Resort, la consiglio anche fuori stagione, l’apertura è annuale. Qui trovate anche esperienze fuori dal comune: l’orto biodinamico a disposizione degli ospiti, cuoco privato, corsi di cucina e di yoga, sedute di bioenergia e riequilibrio bioenergetico, guida archeologica, guida trekking, gite in barca, pesca sportiva.
In alternativa, che ne pensate dei “glamping”? I glamping sono “camping” glamour. A Baratti, Tenuta Poggio Rosso ha un glamping molto molto interessante: a questo link le informazioni e tante immagini dei vari lodge.
Post scrittum: andate a spizzicare qualcosa da Il Polpo Marino: polpo, chiacchiere e vino. Gli arancini sono cotti al momento, croccanti fuori e pieni di pesce all’interno…..
Step 5: la chiusura del cerchio
Dal Golfo di Baratti potete ritornare a Firenze, chiudendo un percorso ad anello che vi lascerà tanti bellissimi ricordi e, cartoline nel cuore.
Potete arrivare a Cecina e girare per Volterra e farci uno stop, quanto meno per visitare il centro storico. Volterra è una città incantevole, da cui si fatica a venir via. Ci sono stata moltissimi anni fa e ho due ricordi indelebili: negozi carichi di bontà culinarie che è impossibile immaginare e, piccole taverne in cui bere un buon bicchiere di rosso con un tagliere. Poi c’è anche l’arte, tanta. Ma forse c’è più cibo. :)
Da Volterra poi arrivate a Firenze. Chiuso il cerchio. (Si, lo so, prima di arrivare a Firenze ci sarebbe anche San Gimignano. La città delle 16 torri è sicuramente meritevole di una fermata).
In alternativa, percorrete l’autostrada sino a Livorno e prendete la FiPiLi, in direzione Firenze.
Se invece, come me arrivate da Milano, puntate tutto a nord e, da Livorno, sono circa 2,30/40 di macchina.
Buon viaggio!
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