Antonio Mattei: carta blu o cappelliera? Latta o incarto? Cantucci, biscotti della salute, brutti buoni, filone candito, torta mantovana o panettone? Ricordo ancora benissimo il mio primo cartoccio blu. Tanti anni fa, a Monsummano Terme, per quella che è stata – forse – la prima manifestazione legata al cioccolato. In uno stand, c’erano questi cantuccini fragranti e una busta di un blu così vivido da essere riconoscibile su tutti. Inzuppare il cantuccino nel vin santo fu vera gioia. E da quel giorno, per me, i cantucci hanno avuto sempre e solo un nome: Antonio Mattei. Nonostante questo ho provato anche a prepararli e, ammetto mi sono venuti buonissimi, anche nella versione salata. Ma vuoi mettere la gioia di aprire una cappelliera piena di cantucci?
E quindi, visto che è la settimana delle proposte alternative al classico panettone, perchè non inserire dei biscotti fragranti? Avete provato a chiudere un pasto, anche importante, con un bicchierino di vino da meditazione e un cantuccino da sgranocchiare? Fa la differenza.
Antonio Mattei è una storia di famiglia, ancora oggi, Letizia, Elisabetta, Marcella e Francesco Pandolfini: “fanno biscotti”. Lo dicono molto chiaramente nel video rappresentativo che trovate nell’home page del sito (guardatelo che è veramente moooolto carino). Il tradizionale cantuccio, affiancato ora anche da altre dolcezze, si è trasformato in diverse ricette, non solo il classico alle mandorle (farina, uova, zucchero, mandorle), ma anche con nocciole, cioccolato fondente, pistacchi e mandorle (ecco… quest’ultimo mi fa impazzire….) in più possono essere acquistati soli soletti, oppure, in compagnia di tantissimi altri prodotti nelle cappelliere, che in un secondo ti riportano indietro nel tempo, dando un tocco di eleganza e raffinatezza ad un regalo goloso. Ma non le trovate bellissime?
Sulla storia dei biscotti Antonio Mattei, vi rimando direttamente alla loro pagina, perchè anch’io, curiosa come una bertuccia (cit: Il commissario Montalbano), mi sono domandata come mai la famiglia Pandolfini è – di fatto – il Biscottificio Mattei e, la storia è molto molto bella, quindi trovate due secondi per leggerla qui.
Sulla scelta del cantuccio ideale, io vi consiglierei di partire dal tradizionale e, se avete voglia di fare un bel regalo ai vostri ospiti, perchè non fargli trovare a disposizione le 4 tipologie e magari creare una “verticale” di cantucci da abbinare ai vari momenti della giornata? O ancora, perchè non regalare le biscottiere di latta? Avete visto quanto sono carine quelle con le nuove grafiche di Simone Massoni e Ilaria Falorsi? Non credo d’essere l’unica che colleziona scatole di latta, è sempre un pensiero gradito!
Consigli: i cantucci stanno benissimo con tè, caffè, cioccolata calda (con tanto di panna) e pure con le varie creme, da quella al mascarpone alla pasticciera. Naturalmente con i vini da meditazione, partendo dal più classico vin santo e/o moscatello, scendendo verso i meravigliosi passiti siciliani. E, secondo me, farebbero bella figura anche con uno sherry… chevelodicoaffà!
Stanno talmente bene in compagnia, che il Biscottificio Mattei si è letteralmente unito, scusate il gioco di parole, con gli UNICI: Ursini (olio), Mancini (pasta), Il borgo del balsamico (aceto balsamico), Savini (tartufi) Nicchia (capperi Pantelleria), La Via del Tè (tè). Con Mattei sono 7 iconici produttori di virtuose realtà italiane. Scopriteli tutti su questa pagina. E, insieme, ne fanno delle belle.
Ora, io vi lascio perchè… ho una pausa cantuccio e caffè (che involontariamente fa pure rima). Buona giornata!
Altri biscotti?
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